Crostata al limone meringata

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Crostata al limone meringata: classiche fra le classiche, magari un po’ inflazionata, ma è eternamente deliziosa!
Questa mia versione, semplicissima, profumatissima ma divertente, ha sempre molto successo ogni volta che la porto da amici o da colleghi. In uno di questi incontri ricordo un’espressione di uno di loro, Enrico, che vedendo i ciuffetti bianchi chiese spaventato, temendo per la sua linea: ” Ah, panna?”, ma io subito: “No, sofficissima meringa!”. Ebbene, avevo pensato di non fiammeggiarla perché il candore e il mistero mi sembravano intriganti: lo stupore degli astanti mi esaltò.

 

        Per la base:

 

       Per la crema:

  • 250 g di latte intero fresco
  • 2 tuorli d’uovo
  • 30 g di zucchero
  • 30 g di amido di mais
  • 1/4 di stecca di vaniglia
  • 1/2 limone

 

        Per la meringa italiana:

  • 2 albumi
  • 125 g di zucchero

 

Accendete il forno a 200 °C. Foderate con la pasta frolla una teglia bassa da crostata da 25 centimetri e con i bordi scanalati; il bordo della pasta non deve essere alto più di 2 centimetri. Bucherellate la base.

Ricoprite la pasta con carta argentata e mettete sopra dei pesini come riso, fagioli, ecc.; si trovano in commercio addirittura dei pesini fatti apposta.

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Infornate per 20 minuti poi togliete velocemente carta e pesi e rimettete in forno per altri 5 minuti. Questo sistema si chiama “cottura in bianco”.

Preparare la crema pasticciera come al solito insieme alla buccia di limone e quando è ancora calda aggiungete il succo; questa crema risulterà meno dolce e più compatta, ci penserà la meringa a renderla fantastica.

Per la meringa italiana procedete così.

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Incorporate alla crema pasticciera metà della meringa, con movimenti delicati dal basso verso l’alto. Stendete questa mousse delicatamente sulla pasta cotta e fredda.

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Con la rimanente meringa e l’aiuto di un sac-à-poche e bocchetta dentellata fate tanti ciuffetti sulla crema ed eventualmente fiammeggiate con il cannello o passarlo brevemente sotto il grill per colorare.

Anche se questa crostata il giorno dopo darà il massimo dei profumi, per via della meringa si dovrebbe mangiare subito altrimenti si affloscia tutto e non è più carina. Si può lasciare in frigorifero la base con la crema stesa e il giorno dopo si decora e fiammeggia.

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