Ciambella allo yogurt ipocalorica? Uffa! Già impiego un sacco di tempo a trovare giusti equilibri fra ingredienti sani e saporiti al fine di presentare prodotti di ottima qualità, facili e gustosi, ma quando qualche amica storce il muso appena nomino il burro, mi sento un frustrato e un fallito per non poter accontentare anche queste maniache della linea!
Allora mi armo di tanta pazienza e fantasia e mi metto a pensare su come offrire qualcosa di originale, leggero ma accattivante.
In particolare questa ciambella senza grassi ma profumata la dedico volentieri alla piccola Giorgia G., vivace figlia di due miei amici che hanno sempre apprezzato le mie preparazioni e mi dispiacerebbe deluderli solo per un po’ di burro…
- 150 g di farina Petra 5 del Molino Quaglia
- 125 g di yogurt
- 75 g di zucchero
- 50 g di olio e.v.o.
- 2 uova
- la buccia di 1 limone
- 1 mela
- 1/2 sacchetto di lievito in polvere
Accendete il forno a 180 °C. Rivestite con olio e farina uno stampo da 20-22 centimetri a ciambella. Queste dosi si possono benissimo raddoppiare ed usare uno stampo da 26-28
Allora: per la farina si può usare quella debole o, ancora meglio, quella integrale; per lo yogurt si può usare quello scremato ma anche uno alla frutta; per l’olio si può usare quello di semi; per il frutto si può sostituire anche con pera, banana o altro, ma il buono è che ci sia un frutto fresco. Anche la varietà di frutto è a piacere, se si ama l’acidulo si usa la renetta o la croccante Granny-Smith, oppure la golden che piace di più ai bambini, ecc. Anche l’aroma si può sostituire con cannella, buccia d’arancia, vaniglia, ecc. Insomma, fate come vi pare, il dolce è semplice, gustoso in ogni caso e si può variare di volta in volta, dipende anche da quello che si trova in casa.
Sbattere le uova con lo zucchero (che può essere di canna), unite la farina, l’olio, lo yogurt, la scorza tritata di limone, la frutta a cubetti piccoli e il lievito setacciato.
Mettete nello stampo ed infornate per 30 minuti.
Si può servire con una spolverata di zucchero a velo, ma anche con una salsa profiterole (provare per credere!) o con confetture e marmellate varie. Per non parlare del latte o il tè, è ovvio.