Ratatouille

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Un topo che cucina? Beh, esistono i topi di biblioteca che leggono, i topi d’appartamento che… rubano, perché non può esserci un topo che cucina di nome Ratatouille?
Per fortuna però che è solo un film, un cartone, un’emozionante e delicato frutto di fantasia.
E per mia fortuna è solo fantasia, così posso usare il nome “ratatouille” nella sua accezione originale: un’insieme di ortaggi ed aromi che concorrono a formare una delle preparazioni più gustose e sane della cucina ormai internazionale.
Talmente facile e veloce da fare che mi pare un sciocchezza rispetto altre preparazioni anche piuttosto elaborate che compaiono su questo sito; ma è talmente buona e profumata che merita un posto di privilegio nel proprio ricettario e… sulla tavola.
È di origine francese, povera e contadina, che veniva preparata quando erano di stagione gli ortaggi; oggi si può fare tutto l’anno, anche con prodotti non proprio di stagione; ma perché poi privarsi di questa meraviglia che fa tanto bene pure allo spirito?
Però, anche se di origine povera e semplice non è detto che si debba fare superficialmente, è bene dare un “taglio” preciso ed omogeneo a tutti i componenti; così come la cottura deve essere “al dente”, cioè deve risultare croccante ma non crudo, ma nemmeno spappolato e di gusto indefinito come in genere si mangia in alcuni ristoranti. Tutti i profumi devono essere riconoscibili e nemmeno gli aromi devono prevaricare.
Insomma, che sia facile o difficile, tutto deve essere curato con precisione. E passione.

 

  • 400 g di melanzane
  • 400 g di zucchine
  • 1 grosso peperone giallo
  • 300 g di carote
  • 200 g di cipolle
  • 2 spicchi d’aglio
  • 600 g di polpa di pomodori
  • 50 g di olio e.v.o.
  • 25 g di sale
  • una spolverata di pepe
  • 1 rametto di timo
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 foglia di alloro

 

Le dosi sono indicative, così pure la varietà di ortaggi e le erbe aromatiche, ma vi invito caldamente a provare questa versione, è veramente gustosa.

E’ inutile soffermarmi sulla qualità degli ingredienti, vero?

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Pulite, mondate e tagliate tutto il più regolare possibile; per mio fanatismo, pubblico anche una foto su un piccolo virtuosismo di coltello, una cipolla a rondelle:

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Mettete il tutto in una pentola capiente

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insieme all’olio, il sale, il pepe e le erbe legate insieme da uno spago lasciato lungo, in modo da poterlo eliminare con facilità.

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Fate appassire un poco su fuoco vivace, girando, quindi aggiungete il pomodoro,

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girate bene, abbassate il fuoco al minimo, coprite e lasciate cuocere lentamente per… mezz’ora? 40 minuti? Dipende dalla freschezza dei prodotti e dal grado di croccantezza che si desidera. Se il tutto rilascia troppa acqua, togliete il coperchio e continuate a cuocere in modo da asciugarlo un po’, considerando però che è la caratteristica della preparazione essere piuttosto umida.

Girate qualche volta ed assaggiate soprattutto le carote: quando piacciono si può spegnere. Anche le erbe si possono eliminare quando si è raggiunto un grado di profumo che soddisfa.

E’ ottima tiepida ma anche fredda, non di frigorifero. Come contorno a carni o pesce, ma anche come piatto unico è completo, oppure per la mia Quiche. Insomma, fate della ratatouille quello che vi pare!

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