Babà dell’Artusi

 

“Questo è un dolce che vuol vedere la persona in viso, cioè per riuscire bene richiede pazienza e attenzione.”

Nel suo celeberrimo libro, così scrive l’Artusi nell’introduzione di questo buonissimo dolce.

(A volte leggo solo le introduzioni e i passaggi di questo libro, trovandoli divertentissimi e ricchi di saggezza).

Ma in effetti è facile, si tratta di una brioche molto aromatica che contiene già Marsala e rum; è assai soffice e addirittura non necessita di bagna, essendo molto idratata.

Ho giusto modificato il lievito, mettendone meno della metà in quanto preferisco le lievitazioni più lunghe, e ho messo un po’ più di zucchero.

Per la farina ho usato la “Evolutiva” del Molino Quaglia, prodotto da grani antichi siciliani, paragonabile alla 1 quindi ben proteica e particolarmente profumata.

Infine uvette e cedro candito Crispo.

Una bontà inaspettata!!!

 

  • 250 g di farina “Evolutiva” del Molino Quaglia
  • 12 g di lievito compresso
  • 2 uova medie intere
  • 1 tuorlo
  • 100 g di latte fresco intero
  • 70 g di zucchero a velo
  • 70 g di burro morbido
  • 1 presa di sale
  • 80 g di uvetta sultanina
  • 60 g di cedro candito Crispo
  • 2 cucchiai di Marsala
  • 2 cucchiai di rum

 

Mettete a bagno l’uvetta in acqua bollente per 15 minuti, poi scolatela e lasciatela nel passino.

Preparate un lievitino con il latte, il lievito e 150 grammi della farina, fate raddoppiare il volume.

Unite la restante farina, le uova sbattute con lo zucchero, un po’ alla volta, il burro, il sale e i liquori. Risulterà un impasto molto molle e appiccicoso, ma è giusto così.

Fate raddoppiare il volume una seconda volta.

Infarinate e imburrate uno stampo scannellato; unite infine l’uvetta e i canditi, distribuiteli bene e inserite il tutto nello stampo che farete ancora lievitare fino al bordo.

Accendete il forno a 180 °C e cuocete per 40 minuti.

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