Cassata cake? Lo so, non è la solita e tradizionale Cassata tonda e bassa, ricoperta con glassa dolcissima e tanta frutta candita coloratissima e dolcissima, con un interno di ricotta dolcissima e marzapane dolcissimo… forse si è capito che non amo i dolci dolcissimi?
Mi chiedo da sempre perché non si possa gustare una preparazione raffinata e ricca di profumi senza necessariamente coprire il tutto con quintali di zucchero. Va bene che è un conservante naturale e in luoghi caldi come la Sicilia la ricotta andrebbe subito a male, è anche vero che i siciliani hanno una fantasia e varietà di materie prime eccezionali, ma allora? Perché non godersi tutti questi aromi per come sono al naturale?
Puntualizzo che è una mia personale interpretazione della Cassata, infatti ho aggiunto “cake” per identificare più una forma che la sostanza. Mi spiego: al primo boccone quello che risalta subito è… tutto quello che contiene, la ricotta, il cioccolato, l’arancia candita, il liquore, i pistacchi mescolati nella pasta di mandorle che, oltre al profumo, conferisce il colore verde.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti e profumi della Cassata siciliana, ma con un equilibrio tale che lo zucchero è solo un ingrediente e non il protagonista.
E’ veramente facile da farsi e non richiede neanche tanti impazzimenti per la decorazione o assemblaggio, ma il risultato è incredibile! Quando ho assaggiato il primo boccone, vi giuro, mi è venuto un brivido di piacere!
Provare per credere.
Per il Pan di Spagna
- 3 uova intere
- 75 g di zucchero
- 75 g di farina Petra 5 del Molino Quaglia
- scorza grattugiata di 1 limone piccolo
- 1/2 bacca di vaniglia
- 1 pizzichino di sale
Per la farcia
- 500 g di ricotta di pecora
- 130 g di zucchero a velo
- 4 cucchiai di Cointreau
- 70 g di gocce di cioccolato
- 70 g di arancia candita Crispo
Per finire
- 250 g di pasta di mandorle
- 1 cucchiaino di pasta di pistacchi
- q.b. di Cointreau
- q.b. di arance, limoni, amarene sciroppate Crispo
Accendete il forno a 190 °C; foderate con carta da forno una teglia da 30×22 centimetri. Foderate con pellicola trasparente uno stampo da plum cake.
In una pirofila scaldate le uova, zucchero e sale fino massimo a 35 °C; con una frusta elettrica montate al massimo della velocità per 8 minuti, poi per altri 10 a velocità media, deve diventare una crema:
Aggiungete gli aromi e la farina setacciata mescolando delicatamente. Stendetela con una spatola in uno strato omogeneo:
infornate per 15-20 minuti controllando il colore.
Mescolate tutti gli ingredienti della farcia. Quando ci sono impasti con molti ingredienti “spigolosi” come canditi, cioccolato, grano per la pastiera, non setaccio mai la ricotta, perché con il movimento e se è freschissima, i grumi si scioglieranno naturalmente.
Ritagliate dal Pan di Spagna due rettangoli di misura dello stampo da plum cake, mettete una striscia sulla base e bagnatelo con poco Cointreau. Versate sopra la metà della crema e livellate bene.
Ripetete il tutto con l’altra pasta imbevuta di liquore e poi la rimanente farcia. Con i resti della pasta tagliati in due a mo’ di panino, ricoprire il tutto, bagnate anch’esso, ricoprite con un foglio di pellicola e conservate in frigorifero per molte ore o congelate.
La crema di pistacchi si trova nelle drogherie più fornite; mescolate a mano o nella planetaria la pasta di mandorle con quella di pistacchi. Con un passino spargete un po’ di zucchero a velo sul piano, stendete la pasta e rivestite la cassata rifilandola bene.
Decorate a piacere; questa mia proposta di decorazione è solo un’idea, ma ho preferito usare agrumi freschi (delle mie piante!) perché donano freschezza e profumo.
E’ fantastica! Lasciatemelo dire con franchezza e spontaneità. A chi non piace il dolcissimo ma non vuole rinunciare a questa bontà siciliana non ha che da farselo…