Cheesecake classica

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Che delizia!

Questa Cheesecake classica è facilissima da realizzare, certo è calorica ma deliziosa, profumatissima e speziata, acidula e cremosa. L’ho chiamata classica perché è proprio la versione originale americana: base croccante, formaggio fresco e morbido, panna acida e cannella. L’ho arricchita ulteriormente con l’aggiunta di amaretti nella base e vaniglia nella crema, che coronano un’emozione già assicurata.
Va sempre servita con una crema a piacere; gli americani prediligono una salsa di fragole, io la adoro con la marmellata di arance, ma è ottima anche con la salsa profiterole e un ciuffo di panna.
È più carina se viene cotta in formine individuali da 10 centimetri di diametro, in questo modo il successo di preparare per gli ospiti un dolcetto fatto appositamente per ciascuno di loro è garantito: è sempre bello che qualcuno prepari una prelibatezza solo per te! Così avevo pensato quando decisi di portare a casa di alcuni miei amici 6 formine di questo dolce insieme ad un grosso barattolo di marmellata di arance, avrei allestito facilmente i piatti e fatto una bella figura. Ma nessuno mi aveva avvisato che gli ospiti erano 14 e non 6! Fortuna volle che due persone non potevano mangiare latticini, quindi non mi persi d’animo, stesi un letto di marmellata sui piattini come fosse un laghetto, divisi in due i dolcetti mettendo una mezzaluna, con la parte tagliata in alto a mo’ di barchetta, sulla marmellata, qualche fogliolina di menta tritata finemente sparsa qua e là, una spolverata di zucchero a velo e via… un successo che rimane ancora oggi nella memoria degli astanti.
Ultima cosa a proposito della panna acida. Nei Paesi dell’Est Europeo la usano su tutto, dal “borsh”, favolosa minestra a base di barbabietole, sui funghi e mille altre prelibatezze; gli americani si sono impossessati della ricetta e l’hanno inserita in questo dolce particolare; non a tutti noi italiani piace per via del gusto acido e non proprio nostrano. Vi invito a provare questa ricetta: rimarrete affascinati!

 

          Per la base

  • 150 g di biscotti semplici da latte
  • 50 g di amaretti
  • 150 g di burro fuso e freddo

 

          Per la crema

  • 500 g di robiola
  • 500 g di panna acida
  • 100 g di zucchero
  • 4 uova intere
  • 1/2 stecca di vaniglia
  • q.b. di cannella in polvere
  • un pizzico di sale

 

Accendete il forno a 150 °C. Foderate uno stampo da 25 centimetri di diametro o 8 stampini da 10.

Mettete nel mixer i biscotti e riduceteli in polvere; unite il burro e amalgamate bene. Mettete questo composto sulla base dello stampo o degli stampini, livellate e premete bene; mettete da parte.

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Con una frusta di ferro ammorbidite la robiola, aggiungete lo zucchero, i semini della vaniglia, la cannella e il sale. Aggiungete la panna acida ma non mescolate troppo, non deve montare. Unite le uova ed anche in questo caso non mescolate tanto.

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Con un mestolo versate il composto nello stampo ed infornate per 90 minuti se è lo stampo grande, 60 per quelli piccoli. A fine cottura lasciate tutto nel forno senza mai aprire lo sportello ma spegnetelo e fatelo raffreddare completamente. Questo metodo è indispensabile se non si vuole far sgonfiare il dolce e renderlo sottile e troppo compatto, in una parola: spiacevole, alla vista e al palato.

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Andrebbe servito entro poche ore, il giorno dopo perde morbidezza e fragranza.

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