Far bretone

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Far Bretone. Vive la France!
Certo, amo la Francia e la loro cucina, anche se trovare una preparazione semplice e non troppo “burrosa”, bisogna ammetterlo, è un’impresa ardua…
In questo sito propongo dolci da tutto il mondo, quelli che mi hanno entusiasmato ma che possono facilmente essere riprodotti in una qualunque casa italiana. Ma anche conservando le basi e i profumi tradizionali e originali, nel caso delle ricette che compaiono qui, metto sempre il mio tocco personale con una versione collaudata.
Qui è la volta di un dolce francese fra i più diffusi e amati da tutti, proprio per la semplicità degli ingredienti e per la velocissima preparazione. Il “Far” è nato come povero, di recupero di ingredienti rimasti in frigorifero, rustico e non proprio bello da presentare su di una tavola elegante. È ottimo per una nutriente colazione invernale, in vari momenti della giornata o anche con il tè.
La definizione geografica “bretone” indica dove è nato e diffuso, ma camminando per qualunque paese o città dell’intera Francia, si notano in tutte le pasticcerie o “boulangerie” queste torte nelle forme e gusti più disparati: monoporzione, basse, alte, molto scure sulla superfice, al ciocolato, ecc.
Le prugne tipiche di questo dolce rustico possono essere sostituite con albicocche secche, uvetta magari fatta rinvenire nel rum, amarene e qualunque altro frutto fresco o secco possa piacere. Anche gli aromi sono sostituibili con altri di proprio gusto come Grand Marnier, cannella, ecc….

 

  • 1/2 litro di latte
  • 150 g di zucchero
  • 5 uova intere
  • 60 g di farina Petra 5 del Molino Quaglia
  • 1 pizzico di sale
  • 200 g di prugne secche denocciolate
  • 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 3-4 cucchiai di rum
  • 25 g di burro per la teglia

 

Lo ripeto sempre: preparate tutti gli ingredienti davanti a voi.

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Accendete il forno a 23 0°C. Imburrate una teglia da 24 centimetri. Sembrano tanti 25 grammi di burro ma questa fase è importante per non far attaccare la crema alla teglia; è anche bene distribuirla in modo omogeneo.

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Unite la farina con lo zucchero e il sale; aggiungete un uovo alla volta per non formare grumi, gli aromi e il latte, deve diventare una crema fluida come quella delle crêpes. Bisogna fare attenzione a non mescolare troppo questo liquido in quanto non deve prendere aria, ossia non deve montare per evitare di ritrovarsi un prodotto cotto con bolle all’interno: la caratteristica di questo dolce è la compattezza ma contemporaneamente la morbidezza, in questo caso come i creme caramel.

Sistemate le prugne sul fondo della teglia e versate delicatamente la crema attraverso un passino.

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Infornate per 10 minuti poi abbassare a 180 °C e continuare per altri 25-30. A fine cottura sembra un soufflé, bello gonfio e alto, ma dopo pochi minuti si abbassa assumendo l’aspetto tipico.

Si può servire tiepido nella stessa teglia oppure, una volta raffreddato, si fa scivolare su di un piatto e si presenta come si vuole. Si conserva alcuni giorni in frigorifero coperto da pellicola.

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