Gli Shortbread non hanno bisogno di presentazione, sono famosi in tutto il mondo per la semplicità e bontà. Scozzesi di origine, si chiamano così per via della loro friabilità, infatti “short” è un termine arcaico che significa “friabile”.
Originariamente di forma rettangolare e molto spessi, si trovano anche in forma tonda da piccolo biscotto e in forma sempre tonda ma grandi, che si cuociono in forme tipiche di legno con un decoro “in negativo” in rilievo sulla base che poi, una volta cotto il biscotto e rivoltato, rivela un disegno che rappresenta il paese di origine, il simbolo del “clan” della famiglia o scene campagnole varie.
Sono già fantastici così al naturale, ma si possono trovare anche arricchiti di cioccolato, creme e decori dei più fantasiosi. Io li presento rotondi e con una mia crema molto profumata, che dona a questo semplicissimo biscotto una morbidezza e sensualità senza paragoni.
- 120 g di burro morbido
- 60 g di zucchero a velo
- 120 g di farina Petra 5 del Molino Quaglia
- 60 g di farina di mais finissima
- 1 pizzico di sale
- q.b. di crema pasticciera
- q.b. di scorza di limone o arancia per la decorazione
Lavorate a crema soffice il burro con lo zucchero e il sale; aggiungete le farine ma senza lavorare molto. Mettete questa pasta nella pellicola e fate riposare un’oretta in frigorifero.
Riprendete la pasta e formate un salamino di 3 centimetri di diametro, avvolgetelo nella pellicola stringendo molto bene per far uscire le bolle d’aria, e mettete in congelatore per una mezz’oretta. Questo passaggio faciliterà il taglio in dischetti.
Tagliate dunque la pasta in dischetti da 1 centimetro di spessore, sistemateli sulla teglia rivestita con carta da forno e piazzate il tutto ancora una volta in frigorifero almeno per un’ora: questo passaggio limiterà “l’espandersi” dei biscotti.
Accendete il forno a 180 °C, infornate per 25 minuti ma stando attenti a che non si coloriscano troppo.
Una volta raffreddati potete piazzare sui biscotti uno spuntone di crema e dei filetti di scorza di un agrume, o gustarli al naturale anche dopo due settimane.